25 Marzo 2024
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Dantedì 2024

Dantedì

Il Dantedì, ovvero la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, si celebra ogni anno il 25 Marzo ed è stato istituito nel 2020. Perché proprio il 25 Marzo? Secondo molti studiosi, è lo stesso giorno del 1300 che segna l’inizio del viaggio nell’aldilà del Sommo Poeta, narrato nella Divina Commedia.

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8 Curiosità su Dante e la Commedia

  1. La Commedia è composta da 100 canti divisi in 3 cantiche, ognuna di 33 canti, ai quali aggiungere il proemio dell’Inferno. Ogni canto varia da un minimo di 115 a un massimo di 160 versi, per un totale di 14233, tutti endecasillabi in terzine incatenate.

  2. “Far tremare le vene”, “gabbare”, “mesto”, “quisquilia”: sono alcune delle tante parole ed espressioni coniate per la prima volta da Dante nella Commedia, divenute poi di uso comune. Secondo alcuni calcoli, il 90% del lessico fondamentale (le 2000 parole usate più frequentemente) dell’italiano di oggi è già contenuto nella Commedia: per questo ed altri motivi Dante viene considerato il padre della lingua italiana.

  3. L’anno di nascita esatto di Dante non è noto; viene indicato nel 1265 grazie ad alcuni cenni autobiografici, primo tra tutti il famoso “Nel mezzo del cammin di nostra vita”, ipotizzando che nel 1300 (quando il viaggio dantesco ha luogo) il poeta avesse 35 anni, ovvero la metà degli anni medi della vita secondo la Bibbia. Inoltre, nel Canto XXII del Paradiso Dante afferma di essere del segno dei Gemelli.

  4. Risale a quando Dante aveva 18 anni il suo primo sonetto databile, scritto in onore di Beatrice; del Sommo Poeta non è rimasto però alcun manoscritto autografo.

  5. Dante aveva intitolato la sua opera semplicemente “Commedia”; fu Boccaccio, curandone un’edizione manoscritta, che aggiunse l’aggettivo “Divina”, rimasto poi nelle edizioni successive.

  6. Boccaccio descrive il volto di Dante “lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi”. Uno studio del 2007 condotto sui resti del poeta dimostra però che quello del Boccaccio era più che altro un ritratto psicologico, volto a idealizzarne la forma. Delle immagini che ne riproducono le fattezze, quella ritenuta più sicura è l’affresco di Giotto, che rappresenta un Dante giovane.

  7. Il Cammino di Dante, tra Ravenna e Firenze, è un percorso escursionistico organizzato tra i sentieri e le vie medievali percorse dal Sommo Poeta, diviso in 20 tappe per un totale di quasi 400km.

  8. Tutte e tre le Cantiche della Commedia finiscono con la parola stelle: “E quindi uscimmo a riveder le stelle.” (Inferno XXXIV), “puro e disposto a salire a le stelle.” (Purgatorio XXXIII), “l’amor che move il sole e l’altre stelle.” (Paradiso XXXIII)